LE PAGINE DI SARA

1. FINALMENTE SABATO SERA – Elena Mora

2. IL PRIMO BACIO NON SI SCORDA MAI – Angelo Petrosino

Recensione

Ho letto un libro intitolato “Il primo bacio non si scorda mai!” l’autore è Angelo Petrosino che e’ stato un bambino vivace e curioso al quale piaceva osservare il mondo dall’alto arrampicandosi sugli alberi. Ha vissuto alcuni anni in Francia e poi ritornato in Italia, si e’ ritrovato ad insegnare la lingua italiana nelle scuole. Così ha imparato a conoscere meglio i ragazzi, le loro emozioni e sentimenti, ricordandosi della sua infanzia.
“Il primo bacio non si scorda mai!” è stato pubblicato dalla casa editrice Piemme Junior nell’anno 2004,
Si tratta di un racconto che parla delle avventure di due amici e del loro primo bacio.
E’ ambientato in città e in campagna ai giorni nostri.
I protagonisti sono: Valentina, Tazio, il loro maestro, Amleto e sua mamma: cioè Maria.
Valentina e Tazio hanno 13 anni e frequentano le medie, il maestro invece era il loro insegnante delle elementari; Amleto è un ragazzo alto come una montagna che lavorava in un convento di frati e infine c’è sua madre, inferma, che confronto a lui è una formica.
Il racconto inizia con una sequenza descrittiva nella quale l’autore presenta delle informazioni sui protagonisti.
La storia si sviluppa attraverso la narrazione di come i 2 ragazzi vanno in campagna a trovare il maestro. Tazio e Valentina, vanno a fare una passeggiata nel bosco e ad un certo punto si trovano nel mezzo di un tremendo temporale e sono costretti a ripararsi in una casetta. All’interno trovano una signora molto anziana, seduta su una sedia a dondolo. Tazio e Valentina cominciano a chiacchierare con lei quando, ad un certo punto, entra il figlio Amleto, un omone grande e grosso, che al contrario della mamma, si arrabbia per la loro intrusione e li tiene prigionieri. I due ragazzi hanno capito il perché del gesto di Amleto: sua mamma ha raccontato loro che il figlio alcuni anni prima, aveva fatto un incidente in macchina ed era rimasto ferito alla testa. Da allora, certe volte ha improvvisi raptus in cui si arrabbia per nulla e fa dei gesti senza senso.
Passò un po’ di tempo e sentirono odore di fumo. Amleto guardò fuori dalla porta e vide che stava andando a fuoco la casa!!!
Slegò i “prigionieri” prese sua madre e se ne andò ma per sbaglio chiuse la porta che si incastrò così Valentina e Tazio rimasero chiusi dentro. Resosi conto che i due intrusi non erano dietro di lui, avrebbe voluto tornare in dietro per salvarli ma aveva paura di lasciare sola la mamma e così fuggì a malincuore.
I ragazzi trovarono sotto ad un tavolo una botola e un passaggio segreto che portava ad un convento.
LA SOTTO, PER LA PRIMA VOLTA SI BACIARONO!
Nel convento, i frati, accolsero e rifocillarono Tazio e Valentina e nel frattempo arrivò anche il maestro, preoccupato per la loro scomparsa.
Tornarono tutti in città e nonostante fossero passati dei mesi, non si erano ancora dimenticati dell’ accaduto e soprattutto della furia di Amleto.
Un giorno Luca, il fratello di Valentina, le chiese se lo poteva accompagnare al circo. Valentina le disse di si, chiamò subito Tazio e la sua amica Ottilia, che non era potuta andare con loro dal maestro perché aveva la varicella. Neppure questa volta poteva accompagnarli perché era allergica al pelo di animale e alla polvere.
Al circo si trovarono davanti ad Amleto che dava spettacolo in veste di “Uomo più grande e forte della terra” dal nome Golbin. I due amici erano sbalorditi e cercarono di scoprire se si trattasse proprio di Amleto. Non ebbero più dubbi quando trovarono in una roulotte sua madre che fu contenta di rivederli sani e salvi. Era felice anche per suo figlio perché in questo modo non si sarebbe più sentito come un assassino pensando che fossero morti in quella casetta per colpa sua e perché lui si era integrato bene con le persone del circo.
Avrebbero voluto tanto salutarlo ma in quel momento non c’era per cui tornarono il giorno seguente ma non trovarono nemmeno più il circo.
Erano comunque soddisfatti perché sicuri che la mamma di Amleto gli avrebbe raccontato della loro visita e lui ne sarebbe rimasto felice.

Il libro mi ha abbastanza appassionato e il momento che mi ha colpito di più e’ stato quando, a casa del maestro, i ragazzi ricordavano con lui le passate esperienze che avevano condiviso alle elementari.
Non ho incontrato difficoltà nella lettura perché l’autore ha usato un linguaggio chiaro e semplice.
In conclusione per me leggere questo libro mi ha fatto capire che sarebbe bello mantenere l’amicizia con i propri insegnanti quando si passa ad una scuola superiore. Mi e’ dispiaciuto invece che l’autore non abbia parlato di più del primo bacio e delle emozioni che ha provocato nei due ragazzi. Non ho così capito che senso abbia aver dato questo titolo a questa storia.
Io l’avrei intitolata:
“LE AVVENTURE DI TAZIO E VALENTINA”.

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Finale creativo
Quando io e Tazio abbiamo capito che Amleto non era una persona cattiva, ma cercava solamente di proteggere se stesso e sua mamma dalle altre persone, abbiamo cercato di convincerlo di liberarci così noi l’avremmo potuto aiutare a cercare un lavoro.
Abbiamo provato a fargli capire che lavorando avrebbe potuto guadagnare i soldi anche per curare la mamma inferma e proprio per questo motivo si convinse e ci liberò.
In quel momento eravamo contenti di essere stati liberati, di poter aiutare Amleto e sua mamma e di aver cominciato questa avventura assieme.
A me Tazio è sempre piaciuto e vedendolo parlare per convincere Amleto adesso piace ancora di più !
Ritornando verso casa ci siamo fermati sotto ad un albero per riposarci e , cercando una soluzione per risolvere il problema, ci siamo cominciati a guardare negli occhi. Quelli di Tazio erano azzurri come il cielo in quel momento dopo il temporale e anche molto luminosi. Anche lui mi guardava e chissà a cosa stava pensando. Da li ci siamo cominciati a piacere ancora di più e ci siamo dati il primo bacio.
E’ stato bellissimo e ci siamo nuovamente incamminanti tenendoci per mano. Mi sentivo al settimo cielo e non vedevo l’ora di raccontare l’accaduto alla mia amica del cuore Ottilia. Finalmente anch’ io avevo baciato qualcuno e soprattutto un ragazzo buono e bello come Tazio.
Arrivati a casa del maestro, sorseggiando una tazza di the caldo abbiamo raccontato l’incredibile storia che ci era appena capitata. Il maestro promise di aiutarci e disse che aveva già
una mezza idea: nella scuola in cui insegna e’ rimasto solamente un bidello e aveva intenzione di chiedere alla direzione se potevano assumere Amleto. Inoltre avrebbe cercato di far aiutare la mamma facendola seguire da un’ infermiera a domicilio.
Per noi era una bellissima soluzione e ritornammo a casa nostra felici.
Il giorno dopo andammo tutti dalla Direttrice della scuola che rimase molto colpita dalla situazione difficile in cui si trovava Amleto e sua mamma e decise di affidargli quel posto di bidello. Finalmente Arturo avrebbe avuto un aiutante e non si sarebbe più lamentato di dover fare tutto sempre lui.
Andammo poi ai Servizi Sociali e cercammo anche una soluzione per la mamma, un’ infermiera sarebbe andata da lei per vedere la situazione e per poi fornirle le cure adeguate.
Madre e figlio furono felici della bella notizia che io, Tazio e il maestro andammo subito a comunicare e Amleto che dalla felicità si mise a piangere e la mamma pure.
Amleto si trovò benissimo in mezzo ai ragazzini, loro cominciarono a conoscerlo meglio e anche a giocare con lui. Era anche un bravo lavoratore e la paga era adeguata per mantenere lui e la mamma. Lei era curata amorevolmente dall’ infermiera e riuscì persino a muovere qualche passo.
Avevamo continue notizie di Amleto da mio fratello che frequentava la scuola elementare e andavamo anche sempre a trovare la mamma nella casetta nel bosco. Quella era anche una scusa per poter ritornare sotto quell’albero dove, per la prima volta, un po’ di tempo fa, io e Tazio ci siamo dati quel fantastico primo bacio.

Sara

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8 pensieri su “LE PAGINE DI SARA

  1. Cara Artemisia, cercando di recuperare il tuo commento al post del libro di Petrosino, la mamma lo ha perso, pero’ mi ricordo quello che avevi scritto. ho letto la tua recensione del libro che mi hai consigliato e devo dire che e’ veramente bella. Mi e’ piaciuta soprattutto la parte del bacio di Tom e’ stata davvero simpatica e credo che lo leggero’. Domani vado in biblioteca e io e la mamma ci facciamo una bella scorta di libri, tanto per cambiare!
    Sei molto gentile a continuarmi a scrivere e ti ringrazio.
    Saluti e alla prossima volta.
    Sara

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  2. 4 LIBRI!!!! POVERO LUI!!!!
    Io fin ora ne ho letto due e non credo ne leggero’ altri perche’ e’ molto impegnativo farne la recensione e il finale creativo… vediamo per il terzo!
    un saluto a tuo figlio e buona fortuna!!!
    Sara

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  3. Anche mio figlio per le vacanze deve leggere 4 libri (Il giardino segreto + 3 a scelta) e poi deve farne la recensione. Per fortuna, niente finale a sorpresa altrimenti andrebbe in crisi creativa!
    Un caro saluto e buona lettura!

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  4. Ciao Artemisia,
    ti ringrazio per i complimenti. A dire il vero mi piace più leggere i libri che scrivere poi la recensione e ancor meno il finale creativo. Quest’anno, come compiti per le vacanze la Prof di Italiano ci ha dato da leggere da 1 a 3 libri e per ognuno fare la recensione e il finale creativo, quindi un po’ mi tocca ma se voglio ottenere un bel voto meglio impegnarsi e non far storie!
    Anche io ancora non esco di sera, al massimo invito qualche amica al cinema o per qualche festa in piazza ma con la presenza dei miei genitori 🙂 e per il momento va bene così.
    Ti saluto e spero di risentirti presto
    Sara

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  5. Complimenti Sara! Sei proprio brava a scrivere! Ho capito bene che andrai in seconda media a settembre? Anche mio figlio è passato in seconda media ma non è certo bravo così. Scrive correttamente ma, poichè non gli piace proprio, fare un tema o una recensione è una sofferenza.
    Capisco che i tempi sono cambiati ma quando avevo l’età delle cinque ragazze protagoniste non se ne parlava proprio di farmi uscire la sera! Avevo già problemi ad ottenere di uscire il sabato pomeriggio!
    Un caro saluto e continua così,

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