*Le pieghe della vita

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E’ uno dei momenti cui mi fermo a pensare quello che mi vede imprigionata tra l’asse da stiro e la pila di panni da stirare.

Trovo rassicurante il familiare il suono del vapore che esce e spiana le pieghe… un po’ come succede nella vita.

Ci sono pieghe che facilmente si livellano, superfici lisce che rendono facile l’intento.
Non richiedono particolare attenzione… possono essere il trampolino di lancio per parecchie persone… del resto chi di noi non ha iniziato da un banale fazzoletto!

Ce ne sono altre per le quali l’impegno e’ senz’altro maggiore. Dipende dai mezzi che usi, dalla forza che metti, dalla voglia che hai, dall’esperienza che insegna.
Talvolta i risultati sono difficili da ottenere e vien voglia di sorvolare, di riporre tutto e chiudere l’anta.
Quando arrivano, però, sanno dare la giusta soddisfazione che ti senti addosso o vedi indosso agli altri, non ti trovi a dover far finta di nulla o sentire il leggero rossore ogni volta che vedi quella piega che stona.

Talvolta ci sono invece delle pieghe che non mollano, si riducono ma non scompaiono, passi e ripassi ma son sempre li e sembrano prendersi beffa di te.
Puoi decidere di darti per vinta o di perseverare, puoi decidere di fermarti e riflettere su cosa fare: lasciare le pieghe o continuare ad usare la forza, calcare la mano fino a decidere metterci il ferro sopra e lasciare che imprima per sempre il suo segno.

Il mio asse da stiro porta i segni della mia impulsività e della mia forza, li ritrovo ogni volta che affronto le mie pieghe, forse basterebbe che cambiassi la sua copertura ma forse i nuovi colori non si troverebbero a loro agio col vecchio ferro e pensandoci bene neppure io!

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E continuo a non sopportare di stirare le camicie!!!

22 pensieri su “*Le pieghe della vita

  1. *Francesca: penso che ne abbiamo piu’ o meno tutti cara amica, non ti rattristare.

    *Noemi: beh hai ragione e poi la moda in questi anni aiuta no? 🙂

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  2. Hai perfettamente ragione Dona… ci son di quelle pieghe che non stiri con niente… io continuo a cercare di stirare qua e là il mio vestito… ma poi mi accorgo che certe pieghe forse stan bene lì dove sono… forse camminando il mio vestito si sistemerà da solo… son serena se penso a questo 😉

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  3. …pieghe che non mollano, si riducono ma non scompaiono, passi e ripassi ma son sempre li e sembrano prendersi beffa di te.
    ho riflettuto tanto su questo…credo di averne tante di queste pieghe…nel cuore

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  4. *Giulia: come dire… la poesia aiuta!

    *Xeena: si sono carini entrambi… se son sola inforco pure io le cuffiette e mi ritrovo a cantare!

    *Melania: ieri sera ho finito un lavoro che mi stava sul gozzo ma poi ho dormito di gusto!

    *Barbie: penso debba essere cosi’… ancora non ho avuto modo di sperimentarlo… si sa mai!!!

    Buona giornata
    Dona

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  5. Stirare e ascoltare la radio, magnifico ti sale in mente di tutto. Vengo io a darvi una bella stirata, disastri che non siete altro 😉

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  6. *Rino: di solito mi metto a stirare quando i miei figli stanno facendo i compiti… in cucina. In sottofondo c’e’ il loro brusio, il chiedere consiglio mischiato alla voglia di andare a giocare. di solito la bigia sonnecchia sulla poltrona come richiede la sua natura di felino domestico e fuori casa le cocorite si danno da fare nello spettagolare quotidiano. Talvolta i rumori di vita quotidiana vengono attutiti dalla musica. E’ comunque, senz’ altro un momento in cui rallento il ritmo.

    *Roberto: succede anche a me, qualcge volta, di personalizzare i capi con pieghe che all’origine non c’erano… vabbe’ chi se ne frega no?…

    *Lorenzo: nel post non ne ho fatto cenno ma in realta’ lo stiro parte dallo stendere i panni con cura e non dall’ iniziare a stirare i fazzoletti… prima o poi scrivero’ un manuale!

    *Melania: la consapevolezza e’ un buon punto di partenza, non e’ mai troppo tardi (deve essere anche il titolo di un film che c’e’ in sala qui in questo periodo… mi sa che dò un occhio!)
    Prima o poi verra’ che stirerai anche le tue pieghe.

    *23: spero che non ci sia mai nessuno nella sua traiettoria… sai ci si fa male se arriva addosso anche qualcosa di piu’ leggero… figuriamoci un ferro da stiro!

    * Artemisia: in teoria tutti i lavori domestici possono essere considerati una perdita di tempo… non c’e’ mai una fine ad essi!!! pero’ mi piace l’ordine, la mia mente ci vive meglio e cerco di baipassare le incombenze con i piu’ diparati artifizi per guadagnare tempo e genialita’ 🙂

    *oscar: si hai ragione sopratutto quelle dislocate nel cervello

    *Francesca: piu’ tardi paso anch’io ciao ciao

    *Flavio: dipende se stirano per te o per se stessi!

    un buon inizio settimana a tutti
    Dona

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  7. Quello che mi piace del tuo blog è proprio questo scovare nei gesti più banali e quotidiani, quel qualcosa che va oltre, che li rende nel loro piccolo poetici e profondi.
    Bel post, brava!

    Inutile dirti che detesto stirare e lo trovo anche una perdita di tempo. Dopo aver ridotto all’essenziale le cose che stiro di solito lo faccio con l’mp3 nelle orecchie così rendo un minimo utile quel momento.

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  8. Il ferro da stiro…ogni volta che lo sento nominare lo associo mentalmente ad un oggetto da lancio (tipo giavellotto)…questa immagine mi viene forse grazie alla sua unica aerodinamica, al suo peso, al sicuro devastante colpo che infligge se va a segno, o forse grazie al fatto che quando lo uso nel modo canonico i risultati che ottengo sono disastrosi… sia una o l’altra so già quando lo impugno che il mio istinto ultimo sarà quello di scagliarlo…forse è questa la sua natura. 😉

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  9. Dona hai messo il dito nella piaga (la mia).
    Non so stirare, e non posso dire di non averci provato.
    Appena sono andata a vivere da sola, quando ho avuto un uomo di cui occuparmi, quando sono arrivate le mie bimbe.
    Risultati pessimi, mortificanti.
    Non ho perseverato, ho mollato e delegato.
    Forse vale lo stesso discorso per la vita.
    Forse avrei dovuto cercare di appianare quelle pieghe e quelle grinze con forza e amore, entusiasmo. Non l’ho fatto, probabilmente ne pago le conseguenze.
    notte serena

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  10. Ehehehe, fantastico Dona! 🙂
    Bello bello il confronto con la vita dello stirare, davvero spettacolare!

    Io non ho ancora mai stirato anche se ho fatto qualche lavatrice 🙂 e dunque devo ancora accingermi e partire dal fazzoletto. A breve inizierò…

    Un abbraccione!

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  11. Sai Dona so fare molte cose in casa,cucino,pulisco,imbianco,ma non darmi in mano un ferro da stiro non sono mai riuscito a stirare nulla,prendi una maglietta di cotone la stiro da una parte e ne faccio uscire pieghe dall’altra ,per non parlare delle camice sono un vero rompicapo.
    Buona notte cara Dona
    Roberto

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  12. Sono post come questi che attirano la mia attenzione, post semplici, post pieni di vita, attività, post che definirei tangibili.
    Il ferro da stiro! Beh, confesso che pochissime volte ho stirato qualcosa, forse due-tre volte, urgenze. Eppure, a mio avviso deve essere rilassante,:il contatto con le cose, il tempo che scorre lento, i piacevoli rumoretti del lavoro quotidiano.

    Felicità.

    Rino, rileggendo.

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