Anche questo e’ un modo di parlarne!
Insomma, non so se capita anche a voi ma talvolta parlare con i propri figli del “loro mondo” risulta praticamente impossibile. Sembra quasi di comunicare in due lingue diverse: da una parte ricorrenti richieste e dall’altra altrettanto continue negazioni… se si tratta di diritti e’ piu’ facile che siano i figli che richiedano e i genitori che negano, se si trattano di doveri le parti si invertono e cosi’ vien sempre piu’ difficile trovare un comune punto d’incontro.
Tendiamo a rimanere ognuno radicato nel proprio ruolo, il che non credo sia sbagliato ma pur restandoci penso sia utile e consigliabile fare un passo oltre verso la comune risoluzione di eventuali problemi che si pongano, verso quell’apertura che spesso non abbiamo il tempo o la voglia nemmeno di considerare.
Ci vuole pazienza e costanza e anche un po’ di fantasia. In tal senso ho trovato utile supporto e appiglio nella lettura di un libro del quale, mia figlia di 12 anni, come compito per le vacanze ha poi dovuto fare la recensione e il finale creativo.
Aiutandola nella forma, sono rimasta piacevolmente sorpresa nella sostanza. Spero che quando sara’ il momento questi scritti trovino riscontro nei gesti.
Dona
FINALMENTE SABATO SERA – Elena Mora
Recensione
Ho letto un libro intitolato “Finalmente sabato sera”.
L’ autrice è Elena Mora, che ha una figlia di nome Sara ed e’ sposata con Giovanni. Lei e’ una giornalista e scrittrice per passione firmando due cartoni animati per Raifiction e scrivendo per il Battello a Vapore oltre che questo racconto anche la serie di Superamiche del cuore.
“Finalmente sabato sera” e’ stato pubblicato dalla casa editrice Piemme Junior nell’anno 2007.
Si tratta di un racconto che parla di rapporti interpersonali fra ragazze adolescenti e anche fra giovani e genitori.
E’ ambientato in città, al giorno d’oggi.
Le protagoniste sono 5 ragazze: Consolata, Anna, Bianca, Cocò e Sogand.
Consolata è difficile che sia “sconsolata”, piuttosto e’ sempre arzilla e ottimista, ma quando arriva il giorno N ( cioè il sabato sera) lo è perché riesce ad uscire poco con le sue amiche e quando succede deve rientrare entro mezzanotte.
Bianca è la più grande delle cinque, ha 14 anni e frequenta il 1° anno di superiori.
Anna è la migliore amica di Bianca e è sempre bizzarra e buffa. Cocò è la più permalosa del gruppo, ogni cosa che gli si dice la prende come un offesa.
Sogand è di origine persiana ed e’ la mia preferita, ha i capelli lucidi come seta e ha il sorriso che incanta.
Il racconto inizia con una sequenza descrittiva nella quale l’autore fornisce delle informazioni sulle protagoniste e sulla loro necessità di uscire a divertirsi.
La storia si sviluppa attraverso il racconto di come le 5 ragazze riescono ad uscire il sabato sera (x loro detto il giorno N), cioè raccontando bugie e architettando imbrogli ai genitori.
Però a Consolata e Anna non sta bene raccontare così delle grandi bugie ai loro genitori e decidono di non infrangere il loro divieto di andare ad un concerto e rimanere così fuori di casa fino a tarda ora.
Le altre tre amiche, invece, decidono di andare raccontando le solite menzogne.
La storia si conclude quando i genitori delle tre ragazze vengono scoperte e messe in castigo dalle rispettive famiglie.
Non ho incontrato difficoltà nella lettura perché l’autore ha usato un linguaggio semplice e chiaro.
La storia mi ha molto appassionato: l’ ho trovata divertente specialmente quando le adolescenti preparavano il piano x andare alla festa.
In conclusione, per me leggere questo libro, è stata un esperienza bella e interessante e l’ insegnamento che ho tratto e’ che e’ sconveniente raccontare bugie perché hanno “le gambe corte” e dietro alle negazioni dei genitori si nascondono utili consigli.
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Finale creativo
Bianca, Cocò, Sogand, Anna e Consolata non potendo andare al concerto del loro gruppo preferito, erano demoralizzate e arrabbiate con i loro genitori che categoricamente avevano negato loro il permesso di andarci. Dopo un bel po’ di tempo passato a casa di Anna a pensare quale scusa inventare questa volta per poter uscire, ebbero una grande idea.
Visto che il Breakfast & Books di Bianca aveva un grande televisore a schermo piatto, decisero di proporre ai loro genitori di vedere lì il concerto e di invitare anche altri ragazzi che non potevano come loro andarci di persona. I genitori furono d’accordo a patto che tutte assieme, finito il concerto, anche se stanche, avrebbero dovuto pulire il locale. Le ragazze erano felici di aver avuto questa brillante idea e che i loro genitori per una volta erano d’ accordo con loro.
Decisero di fare dei volantini da mettere in città con scritto:
”A tutti i ragazzi e le ragazze che non potranno andare al concerto stasera, siete invitati e invitate a venire al Breakfast & Books di Bianca per vedere sul grande schermo il concerto!!!
Inizio alle 20.00 in punto.
Vi aspettiamo numerosissimi!!!!!!!!!!!!”
Finito di mettere i volantini in città le 5 amiche tornarono al locale e visto che mancavano ancora 2 ore all’inizio, pur essendo già stanche dopo le corse fatte in città , si misero a spolverare il bar/libreria per rendere l’ambiente più bello e più accogliente; la mamma e la nonna di Bianca si misero all’opera per fare i loro fantastici DOLCETTI al cioccolato, vaniglia, fragola e tante altre squisitezze!!!!!!
C’era già molta allegria quando cominciarono ad arrivare i primi ragazzi e anche i genitori di Bianca, Cocò, Sogand, Anna e Consolata che si guardavano soddisfatte.
FU UN SUCCESSONE !!!!
C’era chi ballava, chi cantava e tutti gustavano i dolcetti offerti e i genitori curiosavano fra i libri. Qualcuno chiacchierava fra di loro e l’allegria non mancava di certo.
Il Breakfast & Books di Bianca non era mai stato così affollato, sicuramente questo evento avrebbe portato in futuro molta altra gente.
LE RAGAZZE AVEVANO AVUTO PROPRIO UNA BRILLANTE IDEA!!!
Quando tutti ritornarono a casa i genitori si congratularono con le rispettive figlie, si resero conto di quanto fossero maturate e promisero che al prossimo concerto del loro gruppo preferito si sarebbero dati da fare per accompagnarle.
Le ragazze erano felicissime anche se ora le aspettava la pulizia del locale, ma i genitori gli diedero una mano.
Sara
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Hai detto bene Giulia, ci vogliono gli stimoli giusti e soprattutto la costanza nell’offrirli e nel saperli cogliere. come sempre e’ una lavoro di gruppo e collaborazione tra ragazzi e tutte quelle figure che hanno in mano la loro crescita.
Grazie anche a Francesca
Dona e Sara
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Bravissima, ma è vero che i ragazzi sanno dire cose straordinarie se hanno gli stimoli giusti, Giulia
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bellissima recensione, ha ragione Rino!
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Ciao Rino, grazie delle tue parole anche da parte di Sara.
Mi farai sapere poi di che libro stai preparando la presentazione…
Un caro saluto ci sentiamo al ritorno dal mare.
Un abbraccio
Dona
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Quando una recensione è fatta così, non serve altro input: si va a leggere l’oggetto ora desiderato.
Complimenti
Rino, preparandosi per la presentazione di un libro.
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*Artemisia: spero che cosi’ facendo Sara possa maturare la passione per la lettura e la scrittura perche’ e’ un bel modo per esprimere le proprie emozioni e quelle non vengono mai espresse abbastanza, soprattutto tra i giovani… bisogna sempre carpirle in atteggiamenti o modi di porsi e non sempre e’ facile.
Anche Sara ha qualche difficolta’ nell’esprimersi e cosi’ cerco di coinvolgerla in letture e approfondimenti, naturalmente il tutto che sia alla sua portata.
Anche questo e’ un modo per uscire un po’ al di fuori dei ruoli di cui si parlava.
Un Breakfast & Book e’ una libreria/biblioteca in cui si possono visionare libri mentre si e’ anche comodamente seduti al bar… niente male eh? 🙂
*miocapitano: tutt’altre letture immagino :-)… io invece non mi ricordo di aver proprio letto all’eta’ di 12 anni, purtroppo!!!
Ma siccome non e’ mai troppo tardi ora mi sto riprendendo.
Un caro saluto
Dona
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Ricordo che ai miei tempi mi davano da leggere Jolanda la figlia del Corsaro Nero. Ciao.
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Caspita, che brava! Tutta mammà! Io sono abituata ai temi dei maschi, sempre così striminziti che sembra che debbano pagare per ogni parola come i telegrammi!
Complimenti!
Cos’è un Breakfast & Book?
Riguardo al dialogo sono d’accordo con te. Si finisce per parlare solo di richieste/concessioni, rimproveri, ecc. E’ difficile uscire dai rispettivi ruoli.
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