*Il petalo cremisi e il bianco – Michel Faber

E’ sempre bello, parlando di libri, riconoscerli dal racconto della trama piuttosto che dal titolo o dall’autore.
Significa che c’e’ una storia ed esistono i personaggi. Personaggi che te la  fanno vivere quella storia, dei quali ti ricorderai per molto tempo.
E’ successo l’altra sera parlando con un amica di figli, di come sia difficile avere un dialogo con loro nell’età dello sviluppo, di come sia quasi impossibile  parlare della loro crescita e di come sta cambiando il loro corpo. E qui ne esce, come per assurdo, il suo ricordo di Agnes una delle protagoniste del PETALO CREMISI E IL BIANCO di Michel Faber, che, alla ciclica comparsa di lenzuola macchiate di rosso crede di essere  gravemente ammalata piuttosto che pensare di essere diventata “grande”, neppure la nascita di sua figlia la toglie da questa convinzione… del resto forse nessuno le aveva spiegato a quali cambiamenti andasse incontro il suo corpo, che ad un certo punto sarebbe diventata donna e quelle lenzuola macchiate di rosso ne erano semplicemente il segnale…

E si fa presto ad abbandonare l’argomento figli per immergerci nei nostri reciprochi ricordi di queste pagine, della bravura dell’autore e del suo interminabile lavoro di ricerca che ha portato alla pubblicazione di quasi mille pagine di uno scorcio di vita Londinese del 1875, tra famiglie delle classi alte della societa’ vittoriana e i vicoli luridi e malfamati dove vive Sugar, giovane e ambita prostituta che cerchera’ di emergere e sottrarre il proprio corpo e la propria anima da quello squallore.

Ne esce un intreccio di storie che hanno come comune denominatore l’attrazione primordiale che avvicina inevitabilmente un uomo ed una donna sia che si consumi a completamento di una vita matrimoniale piu’ o meno felice, sia che avvenga come ricerca al di fuori della vita di coppia di quell’appagamento che altrimenti non si riesce a trovare come e’ successo a William Rackham (erede delle profumerie Rackham) che non trovando compiacimento dalla moglie Agnes che si crede incurabilmente malata tanto da farsi ritenere praticamente pazza, trova soddisfazione e forse anche un qualcosa di più dalla sua Sugar .
Può essere una ricerca di trasgressione che si contrappone alla purezza dell’ anima come successo a Emmeline Fox e Henry  Rackham (fratello caratterialmente all’opposto di William) l’una impegnata a salvare le prostitute dalla strada e dai bordelli e con il represso desiderio di provare per una volta il piacere che a loro troppo spesso e’ concesso e l’altro che vorrebbe concedere la propria vita al Signore ma che e’ attratto da quella pia donna che si erge salvatrice di anime perse.
Oppure ancora come forma estrema di trasgressione e provocazione come succede a Bodley e Ashwell due personaggi stravaganti, liberi da qualsiasi legame, rimasti perennemente “amici di scorribande”.

E poi c’e’ Sugar,  una sorta di “geisha d’occidente” che mette nero su bianco la sua vendetta per essere stata costretta da una madre, la sua, a prostituirsi fin da bambina.
La sua e’ una figura forte nei gesti quanto fragile nei sentimenti e nelle emozioni, appassionante e coinvolgente, come questo libro di cui e’ inconsapevole protagonista.

Questi personaggi fanno di questo scritto un buon libro.

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Anche un anno fa parlavo con un amica di figli e queste erano le considerazioni di allora: clicca qui

10 pensieri su “*Il petalo cremisi e il bianco – Michel Faber

  1. No, nessuna recenzione negativa. Sai, però, a volte, sorge quasi la necessità di capire se è vero che sia un buon libro. O se invece è la nostra esperienza o immaturità a mostrarcelo come tale.
    …non credo di sapermi spiegare bene.
    Ci sono dei film terribili, ragia disastrosa, attori che sono dei cani, una fotografia inguardabile… sì, hai capito, mi riferisco a un film di Muccino, uno a caso 😀
    …però magari nonstante tutto c’è qualcosa che in quei film che te li fa amare particolarmente… magari solo perchè ti ricordano un momento di intimità con un amico, un periodo della tua vita felice e cose del genere. Pensi che sia bello solo perchè sei tu a metterci qualcosa di bello, senza che in realtà vi sia.

    Oddio!! Non si capisce niente di quello che ho scritto!! Fa niente. L’importante è che tu sappia che mi stanno gia curando da questa malattia. 😀

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  2. Lo e’ un buon libro e penso che lo credano in molti.. forse hai letto solamente recensioni negative… io non ne ho trovate sinceramente molte.
    Felice che ti sia piaciuto e grazie per il commento.
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  3. Ho appena finito di leggere questo libro, un regalo.
    E cercavo quasi come un conforto in altri. Così adesso capisco di non essere il solo a ritenerlo buono. E a pensarlo un libro… vero.
    salut, mick

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  4. Ciao Ramona, son contenta che tu abbia letto la mia recensione a libro finito come pure che ti sia piaciuto. Il finale ha lasciato vero un po’ di tristezza pero’ pure le porte aperte ad un seguito, magari tra altri venti anni!
    A prestissimo, proseguendo le nostre chiacchiere 🙂 Bacione a te

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  5. ecco, e io alla fine la recensione non l’ho più fatta… m meno male che l’hai fatta tu, e benissimo come sempre! E visto che ho finito di leggere questo libro ribadisco che è davvero un gran bel libro, e che il finale, anche se mi ha rattristato molto, l’ho trovato inevitabile:ogni favola ha una sua parabola, nasce cresce e in fondo poi, finisce.
    bacione bacione, ci troveremo presto e proseguiremo il discorso…

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  6. *Sempreio: felice di riaverti qui. Io sto affrontando questi passagi ora con mia figlia maggiore e devo ammettere che pur essendo io una persona propensa al dialogo, in questo caso devo agire anche di silenzi che spesso sono meno controproducenti… e’ un crescere anche per me, assieme a mia figlia.
    Per quanto riguarda la visualizzazione del blog penso che tu ti riferisca al fatto che ci sono dei commenti che riprendono link di post miei precedenti e quello e’ il sitema che me li mette altrimenti non ho capito a cosa ti riferisci. Anzi se me lo spieghi meglio te ne sarei grata cosi’ cerco di risolvere il problema per una migliore visualizzazione per tutti.

    * Irish: non stento a credere quello che hai raccontato di quella signora, purtoppo nemmeno io sapevo a cosa sarei andata incontro diventando donna nemmeno a me mia madre me l’aveva spiegato e tra le mie amicizie nessuno ne parlava cosi’ un bel giorno mi son presa uno spavento tremendo vedendomi macchiata… neppure poi ho avuto grandi spiegazioni e son ricorsa al “fai da te”.

    *barbie:si cara certe difficolta’ restano, purtroppo, speriamo che riconoscendole non restiamo sempre passivi.

    *Daniele: sempre andare avanti caro Daniele 🙂

    Un caro saluto
    Dona

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  7. Grazie della visita.
    Scusami se ricambio solo ora, ma il commento gradito che mi hai lasciato era al “post” di qualche giorno fa, ed io raramente torno indietro.
    🙂
    Buona serata.

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  8. e leggendo questo direi interessante libro ci accorgiamo di quanti passi si son fatti nel tempo,
    direi passi utili per la crescita dei figli
    ricordo il racconto della nonna di un caro amico, diceva che quando rimase incinta non aveva la minima idea di come quel bimbo sarebbe uscito da lei
    il giorno dela parto le venne in mente l’ombelico…si mise sul letto a pancia in su con questo di fuori
    dopo finalmente qualcuno le disse cosa doveva fare
    dopo…prima nessuno glielo spiegò
    per pudore? per ignoranza? e chi lo sa
    direi bello e interessante questo libro, leggere cose di cui si fa fatica a crederci
    buona settimana

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  9. rieccomi 🙂
    interessante la trama di questo libro che indubbiamente porta al ricordo di una trasformazione che ha lasciato i suoi segni. timori che allora sembravano grandi problemi dei quali si faticava a parlare con la mamma. quindi direi che la difficoltà a comunicare era certamente reciproca… ripensando a quei momenti sono felice di non aver avuto difficoltà con mia figlia. mentre ci sono altri aspetti dell’adolescenza che fanno rizzare i capelli ;-)))

    dolce notte!

    PS: sai che visualizzo malissimo il tuo blog ed è strano che certi articoli abbiamo numeri diversi di commenti e collegamenti a pagine diverse… o sono io sbilenca?

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