Quello che… non tutti sanno
Devo dire che mai fu titolo più azzeccato per un racconto.
In un paesino di 4000 anime poco più poco meno, ognuno sa vita morte e miracoli di tutti e ci vien difficile da credere che qualcosa possa sfuggire. Qualcosa che, per la bigotta credenza che “certe cose non s’hanno da dire ma solamente da sapere”, di recente ha fatto sorridere non pochi abitanti del paese che si trovano “costretti” in molti, da “signora curiosità” e “compare pettegolezzo”, a leggere per la prima volta un libro, quello che svelerà loro il segreto che il titolo richiama.
Che la storia sia vera non c’é dato di sapere ma che sia verosimile potrebbe essere molto probabile. Ed e’ qui che secondo me l’autore e’ geniale, magari anche senza che di questo ne abbia consapevolezza.
Lo e’ lasciando credere di svelare un grande segreto quello che manca al “gossip paesano”, quello che farà il giro dei bar, delle piazze nel giorno di mercato, dei cortili tra un balcone e l’altro, delle tavole con la polenta appena saltata e dei letti magri di passione.
Ed invece ha scritto un romanzo semplice ma carico di significati, di cui in molti ne potrebbero essere protagonisti.
Ha raccontato una storia di solitudini, in una paese che scandisce i suoi ritmi quasi fiabeschi di vita quotidiana.
Un uomo rimasto solo in una casa grande che porta ancora il profumo di moglie e madre malata e del dolore che ha lasciato venendo a mancare.
La quotidianità dei gesti che riempiono giornate fatte di lavoro, faccende domestiche, di bicchieri di vino con gli amici e sporadiche visite di figli. E alla sera il ricordo, la tristezza, la mancanza, la solitudine.
Ci vuole un niente ritrovarsi per casa una giovane donna, con alle spalle il suo fagotto di problemi assortiti che potrà portare e riporre nei cassetti rimasti vuoti di quella casa tanto grande ai piedi della montagna tra i boschi innevati di un freddo inverno come tanti. E rimanerci per poco, giusto il tempo di qualche pasto annaffiato del solito buon vino che non manca mai nella cantina di Roberto, il tempo per una passeggiata, per qualche sguardo tenero premessa di ben altra intimità.
E poi il mistero che avvolge la vita di Rita quello che l’ha fatta arrivare nella casa del bosco e dopo 144 ore l’ha fatta ritornare sui suoi passi, quello che… non tutti sanno e probabilmente più sarà dato di sapere a Roberto, alla gente del paese e a tutti coloro che per curiosità leggeranno questo libro.
*Unodi5: a ecco, per un momento pensavo di avere avuto le travegole, ero sicura di aver visto le tue foto di un tempo che fu ma poi cliccando il tuo link mi portava al tuo solito blog. mistero risolto!
*Elerien: son felicissima di averti ritrovato e sei la benvenuta naturalmente. Ti aspetto. Grazie per la segnalazione, sembra interessante devo vedre meglio
*Mr: Tambourine: sara’ mica preso in prestito dalla canzone di Dylan?
Ora vengo a visitare il tuo blog
*Giulia: e’ davvero bello si, leggo sempre le tue recensioni, e c’e’ davvero poco da aggiungere in un commento… talvolta mi vien da pensare che sia persino inutile leggere il libro da come lo descrivi bene!
*Luigi: grazie a te di essere passato, e’ un piacere per me venire a farti visita
*Rino: ma come tra lo spam son dovuta venirti a recuperare… che mi combini!
Certo che non lo conosci Roberto Fontana perche’ diciamo che non si puo’ definire uno scrittore… e’ una persona qualunque, un “giovane anziano” al quale e’ capitata questa avventura o forse se l’e’ inventata, questo non lo sappiamo, che vive in un paesetto dove nessuno si sarebbe mai sognato di pubblicare questa storia.
Anzi colgo l’occasione di dire a tutti quelli che in qualche maniera vorrebbero leggere questo libro che penso non si trovi nelle librerie e nemmeno nei siti che vendono libri. Da noi si trova nelle edicole e tabacchini… non so se proprio lo volete ve lo posso recuperare. Fatemi sapere.
un caro saluto a tutti
Dona
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Sconosco il libro da te trattato, anche perché leggo poco gli autori contemporanei, ahimè!, sono troppo legato ai classici. Non di meno, la tua recensione mi incuriosisce.
Felice serata.
Rino.
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Con le tue parole mi hai praticamente “costretto” ad andare il libreria a cercarlo.
… non posso che ringraziarti.
P.S.: grazie per i tuoi commenti, mi hanno fatto scoprire questo tuoblog che seguirò con attenzione
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E’ bello passarsi le emozioni delle nostre letture, mi hai incuriosita, lo ggiungo alla lista dei desideri, Giulia
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Ciao!
Bel blog, che ne dici di fare scambio di link?
Fammi sapere sul mio blog o alla mia mail (ciclofreniaCHIOCCIOLAgmail.com)!
Un saluto.
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Mi piace la tua nuova “casa” :0)
A proposito di libri.. ti consiglio questo sito http://www.anobii.it
Baci!
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mi hai incuriosito :o)
il blog con le foto è qui http://unodicinque.blogspot.com/
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