*Le pieghe della vita 1

CAVALLO PUROSANGUE O CAVALLO DA TIRO?

Sarà perché nel mio cesto dei panni da stirare non ci sono camicie  o indumenti che richiedano particolari attenzioni prima di esser riposti nell’armadio, sarà  perché quando le  mani  sono occupate i miei pensieri non riescono ad essere da meno,  sta di fatto che stirare a me porta consiglio e mi fa stare bene (schiena a parte).

Già me ne son resa conto tempo fa parlando delle pieghe della vita e oggi ne ho particolare conferma.

E così, mentre uno stereo vinto alla lotteria del paese oramai venti anni fa mi riporta la voce di Joan Baez e la Bigia se ne sta pigramente  acciambellata sul più comodo cuscino della panca e non ne vuol proprio sapere oggi di sfidare l’umido incedere dell’autunno;  mentre il ceppo arde e riscalda le mura  e i ragazzi, a scuola,  probabilmente  non vedono l’ora che suoni la campanella della ricreazione, mi ritornano alla mente queste parole:

“Sai qual’e’ la differenza tra me e te? E’ che io sono un purosangue mentre tu sei un cavallo da tiro”.  Me le disse un po’ di tempo fa un medico del mio reparto in occasione di una discussione della quale non ricordo poi molto. Me le disse con un sorriso beffardo, sapeva che avrebbero suscitato la mio disappunto, che mi avrebbero offeso… forse non sapeva che di esse mi sarei ricordata ora proprio mentre probabilmente confermano il suo modo di vedere.

Insomma sono qui col ferro da stiro in mano, perfetta casalinga se non fosse per la stizza di dover stirare piuttosto che assemblare il mio nuovo pc che se ne sta lì in un angolo da quasi una settimana, ancora imballato,  perché di tempo per lui proprio non ce n‘e’ tra lavoro i corsia, casa, ragazzi da seguire, commissioni da assolvere.

Forse lui aveva proprio ragione, sono un cavallo da tiro, in reparto come a casa, con i miei figli, nella società. Ma poi penso anche che ho la prerogativa di riflettere su quello che ho per le mani, alla salute che pur talvolta cagionevole mi sostiene, ai miei affetti, al lavoro, alle mie passioni. Non potrei avere di meglio in quello che è il mio modo di essere  “senza pretese”  nel  rispetto di quelli  degli altri, anche se non condivisibili.

Mi vien da sorridere pensando  che affinché  lui possa fare la sua bella figura di fronte alla platea debba esserci, oltre che l’opera della sua sapienza,  anche qualcuno che abbia stirato la sua camicia.

piove

Appendice casalinga:

Mentre stavo stirando mi e’ uscita acqua dalla lavatrice… secondo voi si tratta della pompa?

16 pensieri su “*Le pieghe della vita 1

  1. E si “camaleonticando” stirare e’ proprio come affrontare la nostra vita che quando prende una certa piega e’ proprio difficile rimediare, bisogna partire dall’origine del problema per ottenere risultati soddisfacenti.
    Bentrovata, a presto
    Dona

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  2. Stirare è proprio una cosa che faccio mal volentieri, stirare le camicie poi…
    Quando si prende una brutta piega, non c’è nulla da fare…bisogna rifare tutto daccapo, e sperare che almeno questa volta la lavatrice non porti la temperatura a 90 gradi.

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  3. Si problema della lavatrice risolto… e anche per questa volta non serve sostituirla!!! Nemmeno io uso l’anticalcare… gia’ tanto che mi ricordo di mettere il detersivo! 🙂
    Un caro saluto
    Dona

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  4. Ha ragione 1di5: il mondo lo mandiamo avanti noi cavalli da tiro. Per questo hai fatto bene a non prendertela per la studipa battuta.
    Ricordo bene anche l’altro tuo bel post in argomento” stiratura”.
    Spero che a questo punto tu abbia risolto il problema lavatrice (anch’io ti avrei suggerito di dare per prima cosa un’occhiata al filtro dello scarico). Riguardo all’anticalcare secondo Altroconsumo non e’ quasi mai necessario perche’ gia’ i detersivi ne contengono ed inoltre e’ anche piuttosto inquinante. Io metto un mezzo bicchiere di aceto bianco nella vaschetta dell’ammorbidente. Boh! Blando ma innocuo.
    Un caro saluto,
    Artemisia

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  5. *Carlo: non sempre il latte calma… a certe persone fa venire dei grossi mal di pancia!!! 🙂
    Grazie della tua presenza

    Flavio: benritrovato! forse e’ quello il problema … mai preso un anticalcare in vita mia 🙂 🙂 🙂

    un caro saluto
    Dona

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  6. Nelle tue parole, nel tuo modo di porti, c’è sempre una profonda semplicità, un accettarsi e un accettare i giorni che placa… una tazza di latte.

    Della lavatrice non so, ma tu sei un cavallo da tiro come rari se ne trovano.

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  7. *Rino: l’essere donna o uomo poi e’ ancora tutto un altro discorso, non c’entra proprio nulla con l’affermazione di quella persona caro Rino… “uomini” in senso lato della parola lo siamo bene o male tutti, poi ci sono tante sfacettature che a dire il vero rendono interessante il vivere anche a confronto.

    *Foster: il tuo pensiero mi piace molto e lo condivido. Non bisogna mai fermarsi nel credere di sapere o troppo poco o di aver raggiunto il massimo della conoscenza, sicuramente bisogna sempre essere pronti a cogliere tutto quello che la vita ci offre.

    *Sileno: grazie dei complimenti ma soprattutto per il consiglio.

    *Giorgio: il tuo primo commento mi ha fatto sorridere anche perche’, come dicevo, la camicia e’ davvero un osso duro da affrontare. Ci vuole esperienza, tecnica, perseveranza, pazienza, e anche in un certo senso amore verso chi stai rivolgento quel gesto…
    Per quanto riguarda il vapore e’ capace di grandi cose… spianare davvero le pieghe anche piu’ resistenti se usato bene ma se usato con leggerezza puo’ creare anche delle grandi cicatrici… piu’ o meno come quella ch mi son procurata ieri sulla mano e duole assai :-)… per quelle del cuore poi di pieghe penso ci voglia una buona dose di benevolenza.

    *Unodicinque: gia’ chi non pecca di presunzione a mio avviso un po’ “purosangue” lo e’.

    *Giulia. nemmeno a me piacciono le etichette ma semplicemente a vivere la vita che mi appartiene senza tante pretese semplicemente cogliendone il senso.

    *Ramona: penso tu abbia indovinato ma sai non e’ questo il punto… da chi si sa che venga la cosa conta poi poco, per me e’ stato importante comunque pensarci a quelle parole e capire che alla fine non hanno poi molto peso, pero’ di primo acchito me la sarei presa e ne sarei rimasta risentita se non ci avessi in un secondo tempo riflettuto.
    Grazie delle tue belle parole.
    A proposito di pc devo dire che son proprio una frana (… ma non dirlo a chi sappiamo noi!)… ho provato a fare i collegamenti ma sembra non funzionare, il monitor attaccato al vecchio va per cui deve essere proprio un problema di pc… fa uno strano fischio e non parte nulla!!! Domani lo dovro’ portare a far vedere a chi se ne intende. Per il momento vai col vecchio… e mi verrebbe di far una battuta! Spero tu abbia risolto invece i problemi col tuo.
    A presto

    Un caro saluto a tutti
    Dona

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  8. ma Dona, non darai mica peso a quelle parole, sapendo chi è che le pronuncia!! Posso solo immaginare chi sia stato, ma proprio per questo mi vien solo da ridere. Perchè lui non sa cosa sia la purezza di uno spirito come il tuo, che non vuol dire avere il “sangue” puro, perchè non siamo nazisti che discettano sulla razza… Vuol dire che sei talmente generosa e sensibile da accollarti tutti i pesi che riguardano le persone cui vuoi bene per alleviare le loro fatiche e anticipare e risolvere qualsiasi difficoltà.
    E se questo vuol dire essere un cavallo da tiro, allora evviva, io sarei fiera di esserlo!
    I purosangue, di solito, sono animali alteri che non vanno d’accordo con nessuno, mentre chi tira il carro ha l’umiltà e la forza delle grandi anime.

    Ehi, che aspetti ad assemblarti il computer???? Metti un po’ in parte la carretta e pensa un pochino a te…
    Un bacione!!!

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  9. Da tempo vedo in chi vive la quotidianità bene, con cura ed affeto verso chi li circonda le vere “perosne”… a parola purosangue poi mi piace davvero molto poco, non trovi? Un abbraccio, Giulia

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  10. a parte il fatto che sarebbe da vedere, poi c’è da dire che il mondo, alla fine, lo portano avanti i cavalli da tiro. Ad ogni modo, credo che effettivamente nella vita anche il più modesto dei cavalli da tiro una volta, almeno una volta, si trasformi in uno splendido purosangue. Splendido ma spesso inutile. :o)

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  11. Cara Dona, ho letto il tuo post di febbraio ed è stato un piacere per l’anima. Penso a quanto vapore serve per certe pieghe del cuore e mi dispiace che nessun filosofo greco antico abbia pensato che la prima cosa da cui si sono originate tutte le altre possa essere il vapore. Io lo credo. Quando tanti anni fa sono andato ad abitare da solo per la prima volta, per un anno ho voluto fare tutto da solo: cucinare, tenere dietro alla casa, pulire, stirare e lavare. Credo che così dovrebbero fare tutti i ragazzi per sapere davvero che sono indipendenti. Dopo un anno, si può anche portare qualcosa da stirare ai genitori o ai nonni, se ne hanno voglia… Buon weekend, Giorgio.

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  12. Aspettavo impaziente il tuo nuovo post, superbo come sempre!
    e stupenda la foto.

    Per la lavatrice prova a toglire il filtro ed eventualmente pulirlo.
    Ciao
    Sileno

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  13. non esiste una dimensione statica della propria realtà, esiste semmai una dimensione in movimento delle proprie competenze che attiene a una continua rimodulazione del saper fare, del sapere e dell’essere, da mettere al continuo servizio del nostro miglioramento.

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  14. … le donne hanno sempre avuto un senso in più e ciò li caratterizza, positivamente, e non importa essere cavalli da tiro o… non importa, importa solo essere umani!

    Rino.

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