*Il dio femmina stuprato nel bosco – Stefano Marcelli

Nei rari turni di lavoro che mi capita di condividere con la mia amica Ramona, ne escono sempre dei piacevoli scambi di idee, riflessioni ed esperienze delle nostre amicizie nel web. Ci piace raccontare e talvolta capire tramite l’obbiettività dell’altra le persone che stanno dietro ad un nik, quello che ci trasmettono tramite i loro blog, le loro scritture, immagini e conversazioni telematiche. A meno che non si abbia la possibilità di conoscerle di persona, queste amicizie restano entità sospese, seppur abbiamo la sensazione di conoscerle profondamente.
E cosi’ Ramona mi parla di questo scrittore, che lei conosce per aver preso visione di alcuni suoi lavori e in coda il suo primo romanzo: IL DIO FEMMINA STUPRATO NEL BOSCO.

copertinaidf

Dice di essere un libro interessante, scritto bene e con stile,  un bel miscuglio di realtà e fantasia  e non può   mancare quella che sembra essere la costante del sesso come una sorta di assillo che  Stefano Marcelli a detta della mia amica non fa mai mancare nei suoi scritti.
Ci vien da sorridere nel pensare che , se e’ vero che ogni autore mette sempre qualcosa della sua vita nelle proprie  opere,  questa fissazione possa essere presente anche nella sua realtà…
Inutile dire che, a questo punto, la mia curiosità non ha tardato nel voler esser soddisfatta e pochi giorni dopo mi ritrovo per le mani il libro e per la mente le teorie che esso racchiude.

Nella storia del piccolo Giacomo Canto (affetto da “fitofilia”), figlio di una ninfomane e un dio dei boschi, e di una serie di personaggi reali e fantastici ci vedo una grande opera di conciliazione tra conoscenza (fin dove  si possa arrivare a conoscere) e immaginazione (oltre il dove si è arrivati con la conoscenza), tra realtà (nella narrazione della condizione di solitudine e smarrimento dell’essere anziano oggi, come il Professor   Veritier  dopo una vita brillante di mente eccelsa) e fantasia (per quel modo di sognare che in fondo ci è rimasto da quando eravamo fanciulli).
Il tutto per esprimere un forte “sentire”: quello della purezza dell’anima che può essere solamente di chi guarda il mondo con gli occhi di bambino.
La tentazione   alla quale l’uomo non sa resistere e che lo porta ad essere peccatore e’ vissuta invece come scoperta dall’animo puro della giovinezza; e questo non viene capito dalla società che tende a valutare e catalogare certi comportamenti “fuori dalle righe” in anormali  e di conseguenza discriminanti.
In questo libro c’e’ la voglia di capire, di provare in prima persona, di non fermarsi alle apparenze, di andare oltre, di rischiare.
Ho avuto la sensazione che i fatti siano successi davvero e per certi versi appena fuori della porta di casa per la collocazione che ne da l’autore in un Italia del nuovo secolo e Marcelli pur rivisitando le vecchie teorie sul sesso di Dio lo fa in un ambientazione che affascina e cioè nel  misterioso regno degli alberi…dando loro vita in fantastici personaggi che qualche volta ci sembra quasi di percepire alle spalle quando ci addentriamo nel bosco…

Dulcis in fondo,  in Giacomo Canto, diventato uomo politico di potere in eta’ adulta, mi e’ parso di cogliere una certa somiglianza con un personaggio della  vita politica dei nostri tempi e pensarlo affetto di “fitofilia” da bambino mi fa alquanto sorridere!!!

14 pensieri su “*Il dio femmina stuprato nel bosco – Stefano Marcelli

  1. Grazie Francesco spero che il libro ti piaccia se avrai modo di leggerlo e fammi sapere le impressioni.
    Buone festivita’ anche a te
    Dona

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  2. Non me lo voglio perdere questo libro d’autore a me ancora sconosciuto! Il titolo e la recensione mi hanno incuriosito abbastanza. Ha ragione Giulia! 🙂 Buone festività
    francesc0

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  3. *Ramona: spesso serve proprio che decantino le riflessioni per esprimere un proprio sentire, succede talvolta anche a me, il rischio e’ che poi ci si dimentichi.
    Aspetto quindi anche quelle tue rispetto a questo libro e poi mi farebbe piacere si che tu le comunicassi all’autore. Buona scrittura quindi!

    Giulia: grazie della tua presenza.

    un caro saluto
    Dona

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  4. Bravissima Dona, bella interpretazione del libro! Secondo me hai preso in pieno i significati della narrazione. E non solo, mi hai fatto tornare la voglia di scrivere recensioni, per cui credo che presto anche io scriverò le mie riflessioni su questo libro, ora che sono decantate dal momento della lettura. Poi sai che faccio? le comunico a Marcelli in persona, che, ci scommetto, le gradirà…
    Un bacione

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  5. *Sileno: mo se te lo dico che gusato c’e’… devi leggere il libro per assaporarti la percezione.
    pensa da noi c’e’ la pioggerellina seppur insistente, qualche kilometro piu’ in su un metro e mezzo di neve!

    *Artemisia: a si e’ uno spasso quando ci si trova a chiacchierar di loro.. massimo uno per volta perche’ c’e’ sempre molto da dire 🙂
    La Sarina e’ impegnatissima con la scuola ma tra non molto, lei e i suoi compagni di classe, parteciperanno al concorso di scrittura creativa per cui dovranno leggersi tre libri e creare successivamente il loro finale… sicuramente postera’ i suoi. Ogni tanto mi chiede: “Ma Artemisia mi ha scritto qualcosa?” e io le suggerisco di scrivere prima qualcosa lei 🙂
    Un bacione a te

    e un caro saluto a anche a Sileno
    Dona

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  6. Da due giorni aspetto che qualcuno mi sveli chi è il politico evocato da Giacomo Canto.
    Un umido ciao sotto una piogerellina insistente.
    Sileno

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  7. Ciao Carlo, vero anche io non passo da un po’ dalle tue parti. La foto e’ mia certo come tutte quelle che vedi in questo blog. Si chiama Ciò ed e’ il cane dei nostri vicini di casa che presero da un pastore che passo’ una volta di qui col suo gregge. Se vai nel mio blog fotografico http://fotovagando.wordpress.com vedrai l’immagine intera.
    Un abbraccio a te
    Dona

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  8. ma che bella la foto di testa, la vedo solo ora che da un po’ non passavo, ma che l’hai fatta tu?

    un abbraccio
    carlo

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  9. *Arnicam. : benvenuta a te tra i miei di lettori 🙂
    E’ un libro davvero interessante e nonostante l’ intreccio di storie e personaggi e’ davvero ben scritto e di facile lettura.
    Grazie per l’aprezzamento per le foto.

    Giorgio: penso che tratti anche di un argomento che tu “mastichi” con dimestichezza e quindi potrai dare un ulteriore valutazione diciamo quasi professionale.

    Un caro saluto
    Dona

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  10. ciao! grazie per il tuo passaggio da me e benvenuta tra i miei (pochi) lettori 🙂
    Non conosco il libro di cui parli nel post, ma le tue riflessioni in merito già incuriosiscono! Un saluto, A’
    P.S.: Le foto sono molto belle!

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