Come sia difficile lasciarsi andare, rilassarsi e percepire il proprio corpo.
In una sala addobbata di scetticismo, una voce calma conduce a varie situazioni e fa si che anche l’esecuzione controllata di un banale atto respiratorio possa rischiare di farci soffocare e per lo più ad occhi chiusi.
Provate voi ad inspirare in tre secondi ed espirare in sei! Normalmente lo si fa in mezzo secondo, uno al massimo…cosa posso fare nei rimanenti otto secondi?
Cerco l’aria in prestito dal vicino ma anche lui ha le mie stesse carenze. Almeno avessi gli occhi aperti, la ricerca sarebbe meno difficoltosa!
Mi conviene rimanere in apnea! Ma no, e’ ora di espirare…accidenti!!! In un attimo l’aria mi scappa, non ne esce più nemmeno un briciolo, frugo tra gli alveoli ma niente, dai bronchi risposta negativa, in trachea non si muove foglia… neppure tra la mucosa del naso non ce n’é traccia.
La voce riprende la sequenza, si sentono un susseguirsi di “tirate su di naso” e ti sembra che tutti siano li a sniffare la loro dose. Poi… fuori l’aria e si leva un leggero venticello che odora di frettolose colazioni.
Finalmente sono tornati i miei superficiali atti respiratori e un rassicurante brusio si riappropria dell’aula.
La voce ora guida le nostre mani e accende imbarazzati e mal celati sorrisetti.
Movimenti circolari sulle spalle, poi giù lentamente lungola schiena, fino a i fianchi.
Il loro viaggio sembra davvero rilassante quando, con un’ imprevista inversione di marcia, imboccano la rotatoria delle natiche e li non si sa mai a chi dare la precedenza, se a quella che arriva da destra o a quella che arriva da sinistra e la rotatoria si congestiona…una lenta risalita per il centro della schiena direzione scapolare sembra riportare la tranquillità.
Chissà perché il viaggio di qualche “conducente” e’ partito direttamente dalla rotatoria!
E’ un impresa ardua, non pensavo…
Abbiamo provato anche a rilassare il corpo partendo da nord, dallo snobbato cuoio capelluto, fino ad arrivare a sud, alla punta dell’ alluce ancora malinconicamente confezionato nella calda scarpetta chiusa…il tutto in una sorta di Giro d’ Italia a tappe. Sono arrivata a rilassarmi fino alla mano sin e improvvisamente un fastidiosissimo prurito mi prende alla gamba destra: non so cosa fare! Mica ce l’ha detto come agire in questi casi la voce!!! Penso che potrei usare l’altra mano che non e’ ancora trattata, ma poi se mi vedono?…Alzo appena la palpebra destra e, sorpresa delle sorprese, incrocio lo sguardo che parte appena dietro alla palpebra sinistra del mio dirimpettaio…non può partire che una simultanea strizzatina d’occhio! L’esercizio e’ già finito e io mi ritrovo ad aver percorso solamente metà Giro d’ Italia ma, in compenso, mi e’ passato il prurito senza dovermi grattare!… E’ già qualcosa dico io!
Oramai scoraggiata non posso non lasciarmi sfuggire l’ ultima chance…sicuramente riuscirò a rilassare il mio corpo con il metodo della visualizzazione!
Questa volta, sempre non prima di esserci soffocati con i soliti atti respiratori suicidi, rigorosamente ad occhi chiusi, ci ritroviamo soli, nella nostra cucina e sopra il tavolo la pietanza che più ci piace. Abbiamo la possibilità di mangiarcela tutta, in tranquillità e riuscire a sentire il suo gusto, il profumo…
Lo sapevo, lo sapevo qui non posso avere problemi!
E penso alla mia pietanza preferita: la pizza! Ma no la solita pizza…non posso essere così banale.
Vediamo un po’: le lasagne son scontate, una teglia di crespelle con il radicchio di Treviso…ma forse… ora come ora… mi andrebbe un bel dolce. Una torta farcita…del gelato, ma fuori piove, no…il gelato no. Ecco! La NUTELLA…un bel barattolo da 3 kg di Nutella! Apro il tappo e con oramai le bave alla bocca sto per immergere il cucchiaio quando una voce, la solita odiosa e insopportabile voce, mi chiede se son riuscita ad assaporare la mia pietanza preferita…
Dio solo sa come sia difficile rilassarsi e lasciarsi andare persino con un mega barattolo di nutella davanti, c’e’ sempre una voce di troppo.
Basta chiudere gli occhi e tutti i pensieri, le immagini, la nostra vita viene a noi come riflessa in uno specchio… mentale.
Rino, meditando
"Mi piace""Mi piace"
*Arnicam. : diciamo che anche la mia voce si fa imperiale quando c’e’ di mezzo la nutella per questo spesso faccio proprio a meno di comperarla…occhio non vede cuor non duole!
*Duccio: e’ ammirevole il tuo impegno personale nell’ informazione che tu dai dei problemi che affliggono la nostra umanita’, nel tuo blog e penso anche nella vita reale. Purtroppo non ho il tempo di seguire in tempo reale il susseguirsi di fatti e iniziative proposte per cui capitera’ senz’altro in futuro che parlero’ di questo tema, alla mia maniera e senza condizioni come sono di solito abituata a fare.
*Artemisia: questo tipo di esercizi che tento di descrivere con una certa ironia visto il risultato che alla fine ho ottenuto facevano parte di un programma di un corso di aggiornamento che ho seguito per lavoro. Anche noi a yoga facciamo l’ultimo quarto d’ora di rilassamento: io sono l’unica che anziche starmene bella dritta, supina e rilassata, assumo una posizione fetale, l’unica che mi permette di rilassarmi visti i miei problemi di schiena… speriamo che il perseverare mi faccia ottenere qualche buon risultato!
Un caro saluto
Dona
"Mi piace""Mi piace"
E’ vero: e’ difficile rilassarsi. Noi in palestra lo facciamo gli ultimi 10 minuti del giovedi’. Luci spente, occhi chiusi, bocca chiusa. Comincia a riuscirmi bene ora dopo tre anni che frequento quella palestra. All’inizio non avevo campito quanto sia importante questo tipo di esercizio. Ed e’ anche utile per prendere consapevolezza delle nostre tensioni muscolari che spesso provocano dolori.
Ciao,
Artemisia
"Mi piace""Mi piace"
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani compierà 60 anni il prossimo 10 dicembre.
Invito tutti i blogger a preparare entro quella data un post, una poesia, una immagine, un disegno, un filmato, un pensiero, quello che volete, sul tema dei diritti umani prendendo spunto dagli articoli della dichiarazione.
Non è una catena di S. Antonio, una gara a chi è più bravo e nemmeno un ‘meme’, ma un impegno civico concreto. Buoni blogger, buoni cittadini e viceversa.
Uniche condizioni:
* pubblicare il post tra le 10 e le 12 del 10 dicembre
* chiamarlo “Nessuno può toglierti i tuoi diritti”, che è il 30° ed ultimo articolo della dichiarazione
L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica su ciò che troppo spesso si da per scontato. Basti pensare che lo scorso 20 novembre l’ONU ha approvato per il secondo anno consecutivo la moratoria contro la pena di morte, con 105 paesi, sei in più del 2007, ma all’appello mancano ancora 79 paesi tra cui gli Stati Uniti. Pubblicando più post con lo stesso nome alla stessa ora la rete dovrà accorgersene per forza!
Buon lavoro,
Duccio
"Mi piace""Mi piace"
Quando c’è la nutella di mezzo…non ci sono voci che tengano! Io le faccio zittire imperiosamente! W la Nutella :-))) A’ (va bene…mi rassegnerò alla faccina incazzata)
"Mi piace""Mi piace"
*Giorgio: o si ce n’é sempre piu’ di una. Per anni ho messo i tappi nelle orecchie… ora ho chiuso la porta! Stirare e’ anche per me la condizione ideale.
*Ale: sai bene che non e’ cosi’, che e’ il dovere a prevalere almeno per quanto riguarda il nostro ruolo verso i figli… la lotta tra i bene e il male poi e’ una battaglia persa… se ne vince una e se ne perse altre cento! 🙂
Un caro saluto
Dona
"Mi piace""Mi piace"
la solita lotta tra il bene e il male.
lo dico sempre: vince il piacere sul dovere.
A.
"Mi piace""Mi piace"
C’è sempre una voce di troppo…
A volte anche più di una…
Solo quando si stira ci si rilassa veramente…
(Io metto i tappi nelle orecchie…)
Ciao, Giorgio.
"Mi piace""Mi piace"