In questo ultimo periodo le mie letture sono state alquanto superficiali, senza che a prendere in mano un testo provassi quella solita voglia di immergermi in una storia, qualunque essa potesse essere. E’ cosi’ che ho preso per mano libri acquistati o donati da tempo, per i quali non era giunto ancora il momento di esser aperti e mondati del giusto interesse che ognuno di essi auspicherebbe avere.
Troppo tempo era stato loro tolto dal tomo di Grossman, lettura difficile e profonda, che ancora non mi va di raccontare.
Mi son lasciata invece cullare da due favole, così per caso, anche se a pensarci bene nulla e’ per caso…
La prima uscita da un volumetto particolarmente accattivante, dalla copertina imbottita e dai disegni estremamente esaustivi nell’anticipare il genere di fiaba che ci si appresta a vivere. Anche il titolo non lascia dubbi: GLI INCUBI DI HAZEL di Leander Deeny è una favola moderna, grottesca nel raccontare i personaggi e le loro avventure. Non ci si deve stupire che un cane abbia una testa di legno, che un gruppo di papere fumino sigarette e neppure che ci sia una zia di turno odiosa e cattiva con qualsiasi persona le venga a tiro. Non c’è nulla di poetico nel raccontare di Deeny, semplicemente un modo di descrivere la fantasia attraverso strani protagonisti come il pitospino (un pitone con la testa di porcospino), il gorillopardo (un gorilla con la testa di ghepardo) e lo struzzorana (una rana con il corpo di struzzo)… a pensarci bene nulla di così inimmaginabile, almeno non così tanto da far assumere a questi mostri il ruolo dei peggiori incubi dei bambini di oggi!
La zia cattiva di Hazel c’è cascata, ma i nostri bambini, sommersi da mostruosità di ogni genere propinate dalla più “alta” tecnologia, secondo voi, riusciranno a crederci?
E’ una fiaba asettica quella di Deeny, di una persona che non ha mai vissuto l’ambientazione che ha voluto dare alla sua storia, persino la morale sembra povera e scontata.
Ben diversa invece è la favola di Buzzatti che l’ambientazione invece l’ha curata nei minimi particolari. Più che curata l’ha vissuta e si percepisce dalla poesia che esce dal suo modo di narrare il bosco, con i suoi suoni, gli odori attraverso ciò che gli occhi possono vedere e immaginare, attraverso la descrizione che solamente una certa sensibilità può cogliere.
Del resto il racconto di Buzzati: “IL SEGRETO DEL BOSCO VECCHIO” non è una fiaba moderna, diretta, sfrontata quasi arrogante ma una favola d’altri tempi che ti cattura l’immaginazione e ti fa percepire quei suoni e quegli odori, ti apre le porte dell’immaginazione e rallenta il tempo che sfugge di mano.
Certo il volumetto di Buzzatti non è così accattivante come quello di Deeny, trattandosi dell’ennesima ristampa dal 1935.
Però in essi una similitudine c’è, ovvero nel disegno di copertina (- Senza titolo, Acrilico su tela di Dino Buzzati nel Segreto del bosco vecchio – e – Illustrations by David Roberts negli Incubi di Hazel) e cioè nella rappresentazione del bosco con gli alberi quasi a prender vita e rami come artigli a voler difendere i suoi segreti.
Decisamente mi e’ tornata la voglia di leggere!
Ciao Francesca, benritrovata!
Lo adoro anche io Buzzatti e mi spiace di averlo scoperto tardi, pero’ mi sto rifacendo.
Un abbraccio
Ciao Rino estivo,
il tuo essere… essere vivo e’ anche il mio, guai se non ci fosse qualcosa da leggere… ma anche chi che legge!
E a me fa piacere rileggere te
Benritrovata a te Arnicamontana,
certo il volume di Deeny colpisce proprio per l’arte grafica di primo acchito, e’ sicuramente un libro particolare che fa piacere avere, poi per i contenuti a me ha lasciato un po’ di perplessita’.
Benvenuta Annarita,
condivido cio’ che dici sul libro di Buzzati pero’ se ti capita di leggere anche gli incubi di Hazel casomai fammi sapere le tue impressioni. Mi piacciono si le letture per ragazzi, sanno dare talvolta dei messaggi forti in modo non aggressivo e stimolano la mente ad aprirsi e viaggiare con la fantasia. Peccato che ancora pochi ragazzi si concedano il tempo di dedicarsi a questo tipo di lettura.
Un caro saluto
Dona
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Vedo che anche a te piace piace occuparti di libri che possano interessare i ragazzi. Gli incubi di Hazel mi aveva incuriosita, ma non l’ho ancora preso e la tua recensione non mi incoraggia, ma si vedrà. Per Buzzati non c’è altro da aggiungere, è un grandissimo libro che tutti dovrebbero leggere. Salutissimi, Annarita
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Il libro di Buzzati è bellissimo e merita la tua recensione.
Gli incubi di Hazel non l’ho ancora letto ma l’ho già notato per la veste grafica. Bentornata Dona e buona estate! 🙂
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Ti confesso che in questo periodo sto rileggendo qualche vecchio testo storico, cullandomi anche in un dolce far niente, sbirciando in rete e rilassando gli occhi stanchi da tante righe invernali.
In ogni caso, per indole personale, devo leggere sempre qualcosa, purtroppo fa parte del mio essere… essere vivo.
Un abbraccio.
Rino, estivo.
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adoro buzzati…
un caro saluto Dona
Francesca
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