*IL SUGGERITORE – Donato Carrisi

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Un po’ di tempo fa, del “Suggeritore” di Donato Carrisi, scrissi qualche scarna impressione (qui), dopo averne letto una dozzina di pagine.
Avevo scritto che probabilmente non l’avrei mai letto per intero visto che il noir non era il mio genere di lettura, scherzai pure sul nome dell’ autore, forse mancando un po’ di rispetto,  ma ho ricevuto poi alcuni commenti a quel post che mi hanno convinto a ritornare sui miei passi.
In modo particolare ho trovato stuzzicanti, in tal senso, i giudizi di due lettori: Gianna e Oscar (qui) che hanno intrapreso in questo periodo un simpatico “battibecco” per alcune leggerezze che sembra siano state commesse dal Carrisi in questa storia.

Così ho acquistato il libro e in 3 giorni l’ho letto, segno che, per me,  la storia è stata coinvolgente e il ritmo incalzante.
Non avendo letto molti testi di questo genere non sono in grado di capire se questo sia un buon libro tra i noir ma per quello che sono i miei parametri di valutazione posso affermare che di per se e’ stata un’ interessante lettura sia per l’argomento trattato, per il modo  di scrivere accattivante  dell’autore e per le emozioni che è riuscito a trasmettere.

La storia poi può avvalersi di situazioni e aspetti più o meno verosimili che si possono percepire e questo dipende dalla sensibilità, dalle conoscenze di chi legge e dalla bravura dell’autore di condurre oltre il lettore.
In ogni libro si possono cogliere delle ingenuità vissute come tali da alcuni e magari non da altri, di solito sono piccole sfaccettature che forse rilette successivamente prendono un altro significato con  lo snocciolarsi della storia.

In questo caso la leggerezza in questione percepita da Gianna riguardava una villa  (uno dei sei siti in cui son stati ritrovati i cadaveri delle vittime) e i tempi di costruzione della stessa nonchè dell’  allestimento del giardino. Devo dire che i passi riportati da Oscar son stati corretti e forse Gianna ha male interpretato soprattutto quelli riguardanti il roseto .
L’autore non dice assolutamente che in primavera la padrona di casa avrebbe potuto già avere delle rose da collezione ma che avrebbe potuto coltivarle  con i tempi necessari per ottenere un buon risultato ma non il risultato definitivo. Per quanto riguarda i tempi di costruzione di una villa penso che dipenda dai “mezzi” impiegati e dove ci sono i soldi di solito i tempi sono brevi (inimmaginabili per noi comuni mortali) … questo anche per l’allestimento del giardino per il quale il prato sarà stato srotolato e le piante selezionate messe a dimora già sufficientemente forti per affrontare l’inverno. Penso che ciò scritto dal Carrisi possa essere verosimile.

Magari io invece ho percepito altre leggerezze, per esempio quando dice che una delle bambine ritrovate era nata 8 settimane prima del termine e come scritto dall’autore fa intendere che per questo pesasse appena mezzo chilo, fosse lunga come la mano della madre e avesse il cuore debole. Può essere che a sette mesi compiuti un bambino possa avere queste dimensioni e il cuore debole ma non penso sia la condizione comune a tutti. Magari si tratta semplicemente di come io ho interpretato il passo in questione, non sempre e’ semplice esser chiari e farsi capire per quello che si vuol dire.

Tornando al libro nel complesso è un ottimo miscuglio di personaggi e situazioni che si intrecciano come in un puzzle tra di loro senza però avere ben definito un margine lineare a chiudere il tutto. Rimangono per me in sospeso molti passi, molti “come, perché e chi”. Un grande punto di domanda sul perché le famiglie prescelte per il rapimento delle ragazze avessero solamente una figlia, quando e come il criminologo Goran Gavilla avesse ucciso sua moglie (scomparsa molto tempo prima) e suo figlio, perché “il suggeritore” fosse così legato alla protagonista Mila Vasquez tanto da prevedere, semplicemente avendola innanzi, il sesso del bambino che portava in grembo.

Ma il suggeritore forse ha di questi poteri; di far  emergere il lato cattivo delle persone e qualche volta anche quello positivo, evidentemente. Davvero bello il passaggio in cui lui, il detenuto RK-357/9, il suggeritore (forse)  stringe la mano di Mila e come uniche parole predice il sesso del bambino che porta in grembo: “E’ femmina” dice.
Chissà se sarà femmina e se ci sarà un seguito in cui possano trovare risposta ai miei punti di domanda e porre una cornice a questo bel libro.

2 pensieri su “*IL SUGGERITORE – Donato Carrisi

  1. Ciao Paola, bentrovata. Sto proprio per partire per le vacanze, in linea d’aria a non molti chilometri da te 🙂
    Un caro saluto
    Dona

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