Name a book that changed your life.
What influence did it have on your thoughts, attitudes, and actions?
Non c’e’ un nome di un libro che abbia cambiato la mia vita.
Piuttosto, l’insieme di libri che ho letto, partendo dai banchi di scuola a tutt’oggi, ha cambiato la mia vita.
L’hanno cambiata alla pari della miriade di esperienze che una persona si trova a vivere, a patto che la persona ne faccia tesoro.
Ho parlato spesso di libri in questo blog per esempio qui, qui e anche qui e ancor di piu’ ho letto di libri girando per le pagine del web.
Recentemente ho letto di loro qui, qui e anche in un commento di un mio amico nel suo blog quando dice “… in attesa che alcuni autori che stimo si trasferiscano, non ho mai più comprato libri editi da Mondadori.
Ciò solo ed esclusivamente per coerenza con lo schifo che provo al solo pensare o vedere quel soggetto…”
Mi piace pensare che ogni singola pagina che si apre possa essere frutto di un pensiero che esprima e conceda libertà nel rispetto di chi scrive e in egual misura di chi legge.
Quindi anche io scrivo e leggo così:
NO AL ROGO DEI LIBRI
mi piace mi piace mi piace ^^
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un coomento surperfluo il mio son pienamente d’ accordo con te un saluto sincero per un buon fine settimana nazz.
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Il libro stesso, secondo me, è il simbolo perfetto della libertà di espressione.Non dovrebbe servire altri interessi che quelli della cultura, dell’arte e dell’informazione…purtroppo però…che tristezza.
Osv ti ha dato un consiglio interessante, andrò senz’altro a cercare quel libro che non ho mai letto.
Buona giornata, Dona!
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Il rogo dei libri o anche il toglierli dalle bibliotechi comunali o da quelle scoloastiche non è solo segno di ignoranza ma anche di barbarie culturale, il tentativo di imporre il pensiero ma anche il libro unico come quando nella scuola primaria, in Italia, c’era un solo sussidiario imposto dal regime dal titolo “Libro e moschetto”. Esattamente quello era nell’intenzione del ridicolo ministro della difesa che voleva introdurre i corsi sull’uso delle armi nelle scuole elementari di Milano e fu sepolto dal ridicolo!
Per quanto riguarda gli autori, mentre una volta gli editori erano anche degli intellettuali, oggi le case editrici sono di proprietà di politici ed affini,quindi chi scrive e vuole pubblicare o è soggetto all’ideologia, vedi rampogna a Saviano, o alla contrattazione del vile denaro. E poichè la Mondadori si dice paghi bene, molti scrittori, nonostante la puzza irrespirabile che emana dalla proprietà, sia pur criticati e meno letti, sino ad oggi hanno fatto un conto economico piuttosto che di dignità.
Forse, in questi giorni, solo Corrado Augias, oltre, naturalmente a Saviano, ha deciso di abbandonare questa che era la gloriosa casa editrice di Arnoldo Mondadori.
Spero e mi auguro che la cultura e non gli affari e la politica prevalgano.
Ieri ho comprato, ristampato dalla Feltrinelli, nell’Universale Economica, un libro che avevo già letto tanti anni fa il cui contenuto e messaggio , secondo me, è di grande attualità anche in Italia: “IL BUIO OLTRE LA SIEPE” di Harper Lee dal quale era stato tratto anche un grande film.
Se non lo hai già letto, sono sicuro che ti piacerà. Magari regalalo anche a qualche leghista!
Buona giornata
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