Difficile da credere che ci possa essere qualcosa di perfetto di questi tempi, in cui la sfiducia collettiva generata da una crisi economica che sembra non avere più fine è condita da una discreta dose di maltempo che sovverte quasi l’ordine e il senso delle stagioni. E invece…
Guardando questa immagine altro non mi viene da dire che in essa tutto è perfetto.
In essa trovo il senso di un momento unico in cui tutto è sospeso.
Sospeso come il fiore aperto e pronto a donare il suo nettare verso la spirotromba della sfinge del galio.
Sospese sono le sue ali che si muovono a circa 200 volte al secondo per permetterle di far rifornimento di fiori in fiore senza mai posarsi.
Sospeso il suo corpo, tozzo ma perfetto, sospese le antenne verso un onirico cielo.
Sospeso il mio respiro di fronte a questo istante in cui la natura, nonostante tutto, nella sua perfezione si concede.
Dona
E’ ciò che ho pensato anche io Mauro e mi fa piacere che sia arrivata anche a te la stessa percezione.
Dona
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Bellissima foto e spunto di riflessione…a volte il movimento delle cose e delle persone non ce le fa “afferrare” nel loro meglio. Questa foto fissa l’attimo giusto di bellezza.
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Stavo rileggendo alcuni vecchi post ed ho trovato il tuo commento.Anche se è da un po’ che non scrivi più ne approfitto per lasciarti gli auguri di buone feste e di felice anno nuovo.
🙂
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Che insetto fantastico la sfinge colibrì!
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