*FIAT CINQUECENTO

E’ senz’altro uno degli “oggetti” che ha caratterizzato la mia infanzia. Spesso la ritrovo nei miei ricordi, nei miei scritti, spesso nelle mie foto.

In vetrina“In vetrina”
foto@Dona

2° classificato 14° Concorso Nazionale di Fotografia
CIRCOLO CULTURALE LOMELLINO
Mortara (PC)

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Guardavo dal finestrino di una severa cinquecento, gli occhietti arrivavano appena al bordo del vetro, il naso appiccicato alla fredda guarnizione.
Seduta sul sedile posteriore, liscio e per niente avvolgente, libera dalle allora ancora impensate cinture di sicurezza.
Rannicchiata, infreddolita, non ricordo di essere mai stata avvolta dal tepore del riscaldamento in quella austera vettura.
Persino d’estate, quei rossi sedili, emanavano più frescura di uno dei migliori sistemi di climatizzazione.

Unici spostamenti, in cui venivamo da lei ospitati, erano in rade serate in cui i miei genitori facevano visita ai loro più stretti amici.
Brevi tragitti, su stradupole strette, per lo più di montagna, verso e da un  mondo che mi sembrava tanto lontano.
Cercavo di cogliere ogni bagliore che mi potesse riflettere la via, le case, il paesaggio e poi qualche volta c’erano la luna e le stelle.

Come sottofondo il rumore di un fiero motore, incomprensibili discorsi di mamma e papà e il tacito dialogo con il mio orsacchiotto preferito; l’unico che io possedessi per la verità.
Non era stato necessario dargli un nome, non doveva distinguersi da nessun altro.
Eravamo inseparabili e in un certo qual modo lo siamo tutt’ora visto che mi sta guardando con i suoi occhietti di bottone proprio in questo momento, a trentacinque anni di distanza… secondo me capisce che sto parlando di lui!

Era disadorno lui, come  la cinquecento che ci portava, come la maggior parte delle cose che esistevano un tempo, nessun fronzolo, nessun vezzo.
Non sapeva piangere, ridere, dire mamma, papà o fare la pipì.
Sapeva però darmi calore e amicizia, sempre.

Ci divertivamo a guardare da quell’appannato finestrino, ci piaceva immaginare dove quella rassicurante andatura ci avrebbe portato.

Compagna di viaggio
“Compagna di viaggio”
foto@Dona

13 pensieri su “*FIAT CINQUECENTO

  1. ahhh sì, ora ricordo….acqua passata e poi fu una reazione esagerata da parte di entrambi, più mia che tua sinceramente.
    Beh…si apre una nuova era tra noi, non perdiamoci di vista!
    Sei ancora influenzata?

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  2. *Newyorker: si trattava di un commento che feci ad un tuo post in cui esprimevi una tua opinione (che io non condividevo) su un fatto di cronaca successo sulla neve… abbiamo avuto uno scambio di opinioni abbastanza “accese” e alla fine entrambi siamo rimasti sulle nostre! Ricordi?
    Grazie per gli auguri… rimarro’ a casa solamente stanotte… certo che se andasse lui a fare le visite fiscali allora si che non starebbe proprio piu’ a casa nessuno in malattia…piuttosto…

    *Alex: vedo che hai riacquistato un briciolo del tuo estro (quello che non mi dispiace).
    Per la quarta e la quinta devi navigare in altri lidi. 🙂

    Ciao ciao
    Dona

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  3. Irraggiungibile glamour!

    Peccato per l’attrito, i ferodi posteriori?

    Se tanto mi da tanto fammi anche vedere la quarta e la quinta!

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  4. *Sileno: e pensare che ora ci s’indebita per avere l’ultimo modello e, in taluni casi, quando se ne avrebbe a malapena per la sussistenza.

    *Newyorker: mantenere il senso della misura, piu’ facile a dirsi che a farsi per tutti noi comuni mortali. Diciamo che qualcuno ci prova.
    Si ricordo l’attrito che hai menzionato e ricordo pure l’argomento… non dirmi che vuoi riprendere il discorso!?! 🙂 Al massimo te le posso rimembrare.

    *Lorenzo: ricordo mio padre che con la sua ci fece di tutto, persino trasportare un maile! 🙂

    *Antonio: se mi dai il tuo indirizzo mail ti mando la foto che ritrae la foto che ha vinto il primo premio e oltre la mia anche quella che si e’ aggiudicata il terzo posto. Intanto te la posso descrivere. Nello scatto, l’autore ha ritratto la griglia di partenza di una gara di motocros, con in primo piano uno dei partecipanti che emerge un filo piu’ degli altri dalla linea e si percepisce tutta la sua concentrazione e apprensione dell’attesa della partenza. Una gran bella immagine.
    il terzo premio e’ stato per un particolare di una sella di una moto d’epoca.

    Un caro saluto a tutti
    Dona, influenzata!

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  5. Le 500 sono proprio mitiche! Di recente un mio amico ne ha rimessa una a nuovo ed andarci d’estate al mare è qualcosa di troppo bello! 🙂

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  6. ciao! stai tranquilla l’unico senso che non perderò sarà quello della misura….bel post blla foto, brava! Devo frequentarti di più…
    ps: tra noi ci fu dell’attrito mi sembra ma chissà perchè, tu lo ricordi?

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  7. Bei ricordi, stupende le foto.
    La tua prima auto è stata la 500 dei genitori, la mia prima è stata un’850 di terza mano, acquistata quando il lavoro ha cominciato a darmi un po’ di superfluo oltre la sussistenza.
    Sileno

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